Misura del tempo e testimone degli incredibili sviluppi della tecnologia, l’orologio racconta anche l’evoluzione delle società e del gusto, oltre a essere scrigno di simboli e capacità artigianali uniche. Milano, che al tempo ha da sempre dato un’importanza speciale, invita a scoprire la storia di un accessorio che, tra arte e tecnologia, suscita sempre grande fascino e curiosità. Tra i tanti straordinari musei da visitare a Milano, ve ne sono alcuni in cui è possibile fare un viaggio suggestivo tra ingranaggi, movimenti e lancette.
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Tra le mete di maggiore fascino a Milano c’è sicuramente il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, uno dei principali musei tecnico-scientifici in Europa.
Questo luogo, grazie alle sue collezioni e all’intensa attività formativa, è capace di intercettare pubblici molto diversi, fare divulgazione in modo inedito riuscendo a conquistare soprattutto le nuove generazioni. Il Museo possiede la più grande collezione al mondo di modelli di macchine realizzate a partire da progetti e disegni di Leonardo da Vinci ed è tra i musei interattivi di Milano da non perdere. Perdersi tra le diverse aree tematiche, ed in particolare nella sezione dedicata all’orologeria, è un’esperienza assolutamente consigliata.
Il Museo ospita una ricchissima collezione di orologi, che spazia dalle meridiane agli automatici, dai digitali ad alcuni tourbillon. Questa straordinaria raccolta nasce grazie alle donazioni delle collezioni Pinardi e Parisi nel 1954 e 1957, a cui si aggiunge nel 1967 la collezione Mingozzi, quella donata dalla società Binda di Milano, e ulteriori contributi da parte di decine di soggetti pubblici e privati, tra cui istituzioni, artigiani, professionisti e collezionisti.
La ricostruzione del laboratorio dell'orologiaio trentino Bartolomeo Antonio Bertolla, vissuto nel 1700, merita assolutamente una visita. Acquisito nel 1959 e fedelmente ricostruito all'interno del museo, il laboratorio offre un'atmosfera davvero magica, tra strumenti di precisione e il profumo del legno.
Ospitato all’interno dell'antico monastero di San Vittore al Corpo, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci custodisce anche un capolavoro dell'orologeria dell’epoca medievale: la ricostruzione dell’Astrario di Giovanni Dondi (1318-1388), realizzata dall’orologiaio milanese Luigi Pippa e terminata 1963.
Si tratta di uno strumento composto da nove quadranti, sette nella parte superiore e due in quella inferiore, che aveva l’obiettivo di conoscere la posizione dei corpi celesti, l’ora, e il calendario annuale. Il quadrante dell’ora si trova nella parte inferiore e mostra le ore secondo una suddivisione in 24. L’orologio meccanico è il cuore dell’Astrario: è grazie ai suoi ingranaggi messi in moto dalla caduta di un peso legato a una fune che si deve il funzionamento di questa straordinaria macchina.
Museo Poldi Pezzoli: una meraviglia senza tempo
Varcata la soglia della Sala degli orologi è impossibile non restare senza parole. Siamo al Museo Poldi Pezzoli, a pochi passi dal Duomo di Milano e dal Teatro alla Scala. Creato nel 1881 dal nobile milanese Gian Giacomo Poldi Pezzoli, è un luogo incantevole che racchiude una collezione di grandi capolavori tra dipinti, sculture e altre opere dal valore inestimabile. Queste sono suddivise in raccolte diverse che dall’archeologia arrivano fino all’Ottocento, nello scenario di uno splendido palazzo storico.
Una sala è tutta dedicata all’orologio: qui si possono ammirare capolavori d’arte e ingegno come, ad esempio, l’Orologio a carro con automi (1610) che raffigura il carro di Diana su un trono dorato. Si tratta di un automa da tavolo capace di muoversi: il meccanismo dell’orologio, inoltre, fa animare gli occhi della dea della caccia. Un pezzo sorprendente, anche per la bellezza delle lavorazioni.
E che dire delle sveglie luminose e sonore, come l’Orologio da tavolo
(Joseph Sich, XVIII sec.) a forma di scatola dotato di una candela che, grazie a un congegno funzionante con la polvere pirica, si accendeva e si ergeva in posizione eretta per illuminare la stanza all’ora desiderata.
La collezione del Museo Poldi Pezzoli di Milano non ha niente da invidiare a quelle dei musei specializzati in giro per il mondo: pendole, orologi solari dittici, equinoziali, o magnetici, orologi a forma di strumenti musicali (a cetra, ad arpa, a mandolino), modelli da tasca con automi e carillon, orologi da carrozza, segnatempo da persona, da petto o a ciondolo, ma anche l’orologio in una tabacchiera e quello a Calvario.
La visita alla collezione di orologi del Museo Poldi Pezzoli e del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci è un viaggio nel tempo che permette di ammirare l’evoluzione del design e della tecnologia applicata agli orologi, capolavori di precisione che raccontano la passione e la determinazione dell’orologeria nel voler sempre superarsi per raggiungere livelli di perfezione sempre più elevati.